MILANO – Il nutrizionista milanese Vanni Zacchi non si capacita: «Cosa credono, che quella roba faccia bene? Si tratta di succedanei, di assemblaggi chimici. Davvero una pessima notizia». Si partiva comunque da un limite basso. «Verissimo: già il 12% era ridicolo… Però quel pochino che c’ era dentro dava quanto meno la sensazione di non bere proprio una bevanda totalmente inutile – anzi, potenzialmente dannosa – come lo sono le bibite di fantasia, fatte di acqua e chimica. Scopri di più