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Approfondimenti su disturbi, patologie, problemi della vita quotidiana

La dieta chetogenica non è per tutti

Finita la stagione invernale molti sentono la necessità di perdere qualche chilo di troppo. Per questo vengono proposte diete anche drastiche, che spesso ricorrono a pasti sostitutivi (le cosiddette buste o barrette), che oltre a far perdere un po' di peso fanno perdere anche un po' di “salute”.


Tra queste la più “gettonata” è la chetogenica, che in sintesi prevede pochissimi carboidrati (5%), più proteine (20%) e soprattutto grassi (75%) ed è fortemente ipocalorica.

È una dieta molto severa, indicata in certe patologie neurologiche e metaboliche come il diabete 2, prescrivibile per brevi periodi, sotto stretto controllo medico e assolutamente da non intraprendere da soli.

Questo regime alimentare, a causa di una drastica riduzione di zuccheri (al massimo 20 – 40 grammi al giorno), di un apporto calorico molto basso, per la forte prevalenza di grassi induce l’organismo a utilizzarli insieme alle proteine quali fonti energetiche. Ne consegue la produzione di sostanze chiamate corpi chetonici (quelli che si producono con il digiuno) che apportano energia al cervello, per cui non si ha il senso di fame e l’umore può migliorare.

Vi sono però aspetti negativi e pericolosi per l’aumento di acidi organici e di infiammazione, per cui chi inizia una dieta chetogenica ipocalorica deve essere seguito da un medico che monitorerà lo stato di salute contrastandone gli effetti negativi.

Se prolungata nel tempo, tale regime alimentare può causare ipoglicemia, pressione bassa, affaticamento, vertigini, irritabilità, crampi, svenimenti, palpitazioni, calcoli renali.

Una correzione delle abitudini alimentari, un miglior bilanciamento degli alimenti, una riduzione anche modesta delle calorie introdotte e una maggior attività fisica rimangono i “miglior ingredienti” per ritornare in forma.

Perdere peso: tanta fatica per nulla o un aiuto dalla Medicina Naturale Integrata?

Per perdere qualche chilo "di troppo", spesso ci si sottopone a diete ipocaloriche e ad attività fisica eccessiva. Si assumono integratori, prodotti erboristici che promettono miracoli, si cercano schemi dietologici su Internet. Il peso forse scende, ma poi tutto ritorna come prima se non peggio: fatica sprecata. 

Perché è l'approccio al problema a essere sbagliato. 

L'obesità è una malattia e la dieta è una terapia

Evitiamo il "fai da te", le diete "copia - incolla", le diete che promettono miracoli in poco tempo: sono molto spesso dannose in termini di salute e inefficaci. 

Cambiamo punto di vista, assumendo quella della Medicina Naturale Integrata.

La Medicina Naturale Integrata sa valutare bene il problema e lo affronta in modo scientifico. Analizza la composizione corporea, il funzionamento del sistema nervoso, le abitudini alimentari, la presenza delle vere cause dell'aumento del peso quali l'infiammazione, le cattive abitudini nutrizionali, i cambiamenti dell'equilibrio acido-base, gli stress psico-fisici, la sedentarietà.

Dimagrire e controllare il proprio peso significa recuperare e mantenere nel tempo la salute psico-fisica, prevenire molte patologie, rallentare i normali processi di invecchiamento

Dieta e chilocalorie: troppa approssimazione

È evidente che tutte le proposte nutrizionali per perdere peso sono ipocaloriche rispetto alle abitudini del paziente.

Attenzione però: mai l’apporto energetico fornito dai cibi deve essere inferiore al dispendio energetico utile a non causare deficit energetici importanti.

Purtroppo ancora oggi, nella prevalente pratica nutrizionale, c’è troppa approssimazione nel calcolo delle calorie minime poiché ci si basa solo su parametri quali l’età, peso, altezza e attività del paziente.

Due persone coetanee, dello stesso sesso e antropometricamente simili, hanno necessità metaboliche diverse, a seconda dello stile di vita, delle abitudini e di tanti altri parametri.

Ogni proposta nutrizionale deve essere personalizzata, disegnata come “un abito sartoriale”.

Il calcolo del minimo apporto calorico da garantire per non creare problemi metabolici, perdita di massa muscolare e ossea, rallentamento del metabolismo e accumulo di grasso, oggi può essere calcolato con precisione mediante strumenti scientificamente validati come la BIA ACC (Biotekna) che analizza in pochi secondi quasi 90 parametri della composizione corporea.

Questa analisi, semplice nell’esecuzione e poco costosa, se inserita nella piattaforma integrata informatica Biotekna Plus, può soddisfare tutte le esigenze per una proposta nutrizionale efficiente.

Bilancia traditrice?

Ancora oggi, nonostante le valide tecnologie che la medicina mette a disposizione, per formulare una dieta si utilizza spesso solo il peso corporeo che, associato all’altezza, permette il calcolo del Body Mass Index (BMI), indice di massa corporea.

Ma quando perdiamo peso, cosa succede in realtà?

La bilancia non ce lo dice. Il peso corporeo è la somma della massa grassa e della massa magra. La massa grassa è data dai cosiddetti grassi bianco, beige e bruno, dal grasso sottocutaneo, viscerale, muscolare e dagli acidi grassi.
La massa magra è data dai muscoli, ossa, minerali, acqua.

Quando ci mettiamo a dieta e vediamo l’ago della bilancia scendere, ci sentiamo soddisfatti, specie se le circonferenze dei fianchi, della pancia e del petto si riducono, ma che cosa abbiamo perso? Abbiamo perso grasso o anche altro, addirittura con il rischio di compromettere il nostro stato di salute?

La bilancia non ce lo dirà mai.

Oggi la formulazione di una dieta che voglia essere personalizzata, efficace e realmente salutare deve tenere in considerazione moltissimi parametri oltre a età, sesso, attività, peso di partenza e altezza. Questo è possibile con l’analisi di 90 parametri della composizione corporea mediante la BIA ACC.

Diete in internet: il fai da te

“Soluzioni rapide, efficaci, gratuite”: ecco quello che le persone, ossessionate dalle diete dimagranti, drenanti, anti-cellulite, cercano su Internet, in particolare sui social media.


Si arriva anche a utilizzare le cosiddette “diete fotocopia”, cioè programmi alimentari sperimentate da amiche e conoscenti con l’idea “Se lei/lui ha ottenuto qualche risultato (momentaneo), perché non provarci?”.

Spesso i programmi alimentari che circolano in rete non hanno alcuna validità scientifica, sono esageratamente drastici, punitivi e molto sbilanciati oppure ricorrono a qualche trucco, come pasti sostitutivi, per ottenere rapidi risultati.

Queste diete “fai da te” del web spesso causano importanti carenze nutrizionali che, alla lunga, risultano rischiose per la salute.

Mettersi a dieta è sempre una decisione importante: evitiamo di fare da soli, ad esempio iniziando la giornata saltando la colazione, assumendo integratori e prodotti erboristici che promettono di attivare il metabolismo e di bruciare i grassi.

Per proporre una dieta occorre avere ben chiari gli obiettivi, valutare le condizioni fisiche del paziente, le abitudini alimentari, il suo stile di vita, la composizione corporea, la regolazione ormonale e nervosa, il suo metabolismo, il reale fabbisogno energetico, eventuali carenze o eccessi nutrizionali, e altri fattori.

La Medicina Naturale Integrata fa tutto questo per un piano nutrizionale personalizzato, validato ed efficace.

Herpes e Agopuntura

L’eruzione herpetica è l’unico esempio di malattia virale curabile con l’Agopuntura.
L’Herpes virus ha la particolarità di localizzarsi nei gangli nervosi paravertebrali. In particolari condizioni (febbre, forti e prolungati stati di stress, shock anche psicologici, stimoli meccanici locali e altro), si può “attivare” e può “migrare” lungo le vie nervose fino alla superficie cutanea dove si manifesta sotto forme di vescicole ed eruzioni brucianti e dolenti.
L’esperienza clinica ha mostrato che, se si induce una stimolazione elettrica per circa 20-30 minuti attraverso gli aghi posti lungo i “meridiani” interessati dal virus, si può avere un effetto di “migrazione di ritorno verso il ganglio” con scomparsa dei sintomi.

Solitamente bastano tre sedute per ottenere un beneficio con remissioni della malattia anche lunghe ma, per avere tali effetti terapeutici, occorre intervenire all’inizio della manifestazione herpetica e non quando questa è conclamata.

Menopausa e Agopuntura

Comunemente indicata per il trattamento delle vampate di calore e delle sudorazioni, l’Agopuntura è utile per molte altre problematiche associate al climaterio, periodo della vita della donna che va dalla premenopausa, quando compaiono le prime irregolarità mestruali, alla menopausa, quando le mestruazioni scompaiono definitivamente, fino alla postmenopausa. 
In questo periodo si verificano importanti e profonde variazioni dell’assetto ormonale e molti possono essere i disturbi.
Possono comparire problematiche cardiovascolari (rialzi della pressione arteriosa, tachicardie), metaboliche (scarsa tolleranza agli zuccheri fino al diabete mellito, rialzi del colesterolo, aumento difficilmente controllabile del peso corporeo), ormonali (alterazioni della tiroide), psichiche (ansia e depressioni), sessuali (calo della libido), osteoarticolari (artriti, artrosi).

Lo studio medico Zacchi propone cicli di sedute di agopuntura per riportare in equilibrio il sistema energetico "Tchon Mo", gruppo energetico primario di gestione di tutto l’assetto ormonale.

Policistosi ovarica o sindrome dell’ovaio policistico e Agopuntura

La policistosi ovarica od ovaio policistico è un complesso quadro clinico che coinvolge l'asse ormonale ovaio-corticosurrene-ipofisi, la funzione del pancreas endocrino con iperinsulinemia basale e il metabolismo dei carboidrati.
L'Agopuntura, assieme a una dieta basata sul controllo dei carichi glicemici, alla detossinazione e all'utilizzo di fitormoni e di rimedi omeopatici, può regolarizzare il quadro ormonale, invertendo il rapporto alterato LH/FSH (ormoni ipofisari di stimolo e regolazione dell'attività dell'ovaio), abbassando il livello di PRL (prolattina) e riportando alla normalità gli ormoni androgeni (testosterone) e corticosurrenalici (androstenedione) così da indurre una corretta ovulazione.


Lo Studio Zacchi propone un programma terapeutico agopunturistico che può variare a seconda della complessità del quadro clinico.
Inizialmente bastano tre cicli di tre sedute di agopuntura per riportare alla normalità l'attività della ghiandola corticosurrenalica, con l'abbassamento del testosterone e dell'androstenedione. Seguono cicli di tre sedute mensili fino alla normalizzazione del quadro ormonale.

Se si desidera una gravidanza, per facilitare e stimolare l'ovulazione, sono indicate successivamente due sedute mensili nel periodo preovulatorio.

Sterilità femminile e Agopuntura

L'Agopuntura si sta rivelando particolarmente utile nella cura della sterilità femminile, poiché regolarizza i cicli ormonali, migliora la funzione ovarica, lo sviluppo follicolare e l’ovulazione, aumentando così le possibilità di fecondazione e di impianto dell'ovulo fecondato. 

Esistono in Agopuntura dei "programmi speciali", chiamati "Meridiani Curiosi o Straordinari", che controllano e regolano tutto l'assetto ormonale generale, dalla tiroide al corticosurrene fino al sistema riproduttivo. Le indicazioni più frequenti sono la micropolicistosi ovarica, l'anovulatorietà, l'insufficienza del corpo luteo e le condizioni di sterilità senza apparente causa. 

L'agopuntura è utile nei casi di infertilità, cioè di aborti ripetuti, e come supporto alla procreazione medicalmente assistita.
La frequenza dei trattamenti dipende dal problema che sta alla base della condizione di sterilità e di infertilità.
In una situazione di apparente normalità della coppia lo Studio Zacchi consiglia, dopo un ciclo di equilibraggio ormonale, di eseguire mensilmente in fase preovulatoria due trattamenti nella donna e uno nell'uomo.

Sterilità maschile e Agopuntura

Uno sperma di scarsa quantità e qualità è la causa più frequente di sterilità maschile.
Eccetto i rari casi di azoospermia, cioè totale mancanza di produzione di spermatozoi, l’Agopuntura può migliorare significativamente la qualità, quantità, morfologia, motilità degli spermatozoi, oltre a regolarizzare i livelli ormonali e il flusso sanguigno testicolare. 
In questi casi lo Studio Medico consiglia una seduta possibilmente settimanale per circa tre mesi per rispettare i tempi di produzione e maturazione dello sperma, che vanno da 72 a 120 giorni.
Se invece lo spermiogramma è normale, basta un solo trattamento prima del periodo ovulatorio della donna o prima di un prelievo di sperma in caso di fecondazione assistita.